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in basso a destra: cussigh
L'uomo è ritratto a mezzo busto, frontalmente; il volto, dalla lunga barba grigia, è incorniciato da corti capelli grigi che ricadono a ciocche sulla fronte e sulle tempie; lo sguardo, assorto, è rivolto verso il basso. L'uomo veste una casacca grigio-verde, con mostrine sulle spalle, e stringe tra le labbra una pipa.
Il ritratto del personaggio che viveva solitario a Pani, tra i pascoli che sovrastano la zona tra Enemonzo e Raveo, in Carnia, nasce probabilmente durante uno dei periodi trascorsi dal pittore in montagna, dove passava "lunghi mesi chiuso in una baita a Muina o nell'eremo dell'Ors di Pani (...) a studiare e dipingere i suoi fiori", di cui era diventato "cantore" negli ultimi anni della sua vita (cfr. Brunello Zanitti, 1993, p. 22).
Dalla Marta T., Arturo Cussigh - pittore (1911-1990), in Tumieç, Udine 1998, 75° congresso
Cargnelutti R., Arturo Cussigh: un maestro del Novecento, in Arturo Cussigh 1911-1990, Udine 1993
Brunello Zanitti E., Appunti per una biografia, in Arturo Cussigh 1911-1990, Udine 1993