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Il corpo centrale del polittico è delimitato da due paraste, reggenti altrettanti angeli musicanti, che suddividono lo spazio in tre nicchie: in quella centrale si trovava la Madonna con Bambino, nella nicchia di sinistra San Girolamo (identificato in passato anche come Nicola di Bari) e in quella di destra un Santo Diacono (forse Lorenzo). La parte superiore delle tre nicchie è ornata con un'elegante struttura a baldacchino in stile gotico. Il polittico prosegue con una struttura rinascimentale caratterizzata da una nicchia centrale entro cui era collocato il Redentore. Affiancano questa nicchia due alte guglie che divengono esse stesse delle nicchie per contenere da un lato (sinistro) l'Angelo annunciante e dall'altro (lato destro) la Vergine annunciata.
Il polittico, comunemente demominato "altare della Maternità dei Tolmezzini", fu eseguito per la chiesa di San Tomaso Apostolo dell'omonima località di Majano, ma già nel 1564 fu ceduto alla vicina chiesa di San Giovanni Battista della Commenda. Trasferita nel Museo diocesano a seguito del terremoto del 1976, la struttura vi giunse priva delle due statue laterali, trafugate in occasione di un furto perpetrato nella notte tra il 7 e il 8 agosto del 1929. Nel 2007 la Fondazione Crup poté acquistare la scultura del Santo diacono, nel frattempo ricomparsa sul mercato antiquario, che fu in seguito concessa in comodato al museo. La struttura architettonica è conservata nei depositi del museo, mentre le statue della Madonna con il Bambino, dei due angeli musicanti, dell'angelo annunciante e della Vergine annunciata e quelle del Redentore e del Santo diacono sono esposte al pubblico (per ulteriori notizie riguardo all'opera in esame si veda la scheda OA 54973).
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