trittico a rilievo, Martini Giovanni, XVI

Il polittico presenta una struttura di gusto prettamente rinascimentale, con quattro eleganti colonne scanalate con capitello corinzio che scandiscono tre nicchie, entro le quali sono collocate le statue: al centro la Madonna sedente, con il Bambino attaccato al seno, affiancata a sinistra da San Pietro e sul lato opposto da San Giovanni Battista. L'apostolo sorregge un libro aperto con la mano sinistra e stringeva nella destra le chiavi oggi perdute, il precursore sostiene un piccolo agnello nella mano destra e nell'altra teneva verosimilmente una croce. Il basamento e la trabeazione sono decorati da motivi di gusto lombardesco realizzati in pastiglia dorata.

Il trittico fu commissionato a Giovanni Martini il 20 maggio 1534 dalla confraternita di Santa Maria della chiesa della Beata Vergine delle Grazie di Zuglio. Poiché l'opera venne pagata nel 1537 agli eredi del maestro, deceduto due anni prima, si può ragionevolmente supporre un'esecuzione dal parte degli allievi più abili attivi nella sua bottega. In particolare Marchetti (1956) individuava due mani diverse: una, più colta e raffinata, cui spetterebbe la realizzazione della Madonna con il Bambino, l'altra, contraddistinta da fare più rigido, cui andrebbero assegnate le statue del San Pietro e del San Giovanni Battista. L'opera era sormontata in origine da una cimasa con il busto di Dio Padre, affiancata dalle figure dell'Annunciazione, che andarono perdute quando le fu sovrapposto un trittico seicentesco insieme al quale fu collocata entro una elaborata cornice barocca.