dipinto, Noselli Silvestro, XVIII

L'uomo è raffigurato in piedi presso un tavolo sul quale poggiano un libro e due missive. Egli è ritratto a busto intero, rivolto verso destra, con il capo ruotato dalla parte opposta e lo sguardo rivolto allo spettatore. L'uomo indica con la mano desra gli oggetti posti sul tavolo, mentre la sinistra è portata al petto, infilata nella veste. Egli indossa una camicia bianca, con collare a fascetta e maniche arricciate ai polsi, che si intravede sotto la sottomarsina, senza collo, con due tasche, abbottonata davanti, di un colore bruno, con un minuto decoro floreale opaco su fondo lucido. La marsina è ampia, di colore grigio, priva di risvolto al collo, con alti paramani guarniti da grandi bottoni rivestiti dello stesso tessuto che si trovano numerosi anche sul davanti e ai fianchi, sulle due grandi alette sagomate.

Il dipinto raffigura Valentino Gerin, cramar "materialist" di Frassenetto di Forni Avoltri, commerciante "in stoviglie di legno, vetro, ceramica, ferro, rame, ottone, utensili da cucina e arnesi dell'economia contadina" a Frankenhausen, in Baviera, e nel salisburghese (cfr. Ceconi, 1997, pp. 331-333). Egli aveva sposato in seconde nozze Domenica di Nicolò Tamer, vedova nel 1762 del negoziante di Sigilletto Giovanni Battista Di Val, che gli diede due figli: Giacomo e Nicolò (cfr. Ceconi, 1997, p. 332). Il ritratto forma una coppia con quello della moglie, eseguito nello stesso anno, verosimilmente dal medesimo pittore, anch'esso già in collezione Ciceri e ora al Museo carnico (inv. n. 3921, cfr. OA 53395 - NCTN 00154806).