dipinto, Noselli Silvestro, XVIII

L'uomo è ritratto a busto intero, in piedi presso un tavolino coperto da un drappo verde dove figurano dei libri, con le spalle che accennano verso sinistra, mentre la ripresa del volto è frontale. Egli guarda dinanzi a sè incontrando lo sguardo dello spettatore mentre esibisce una missiva nella mano sinistra, indicandola con la mano destra, portata al petto. L'uomo indossa una camicia bianca con le maniche arricciate al polso e uno "jabot" che occhieggia dall'attillata sottomarsina di velluto rosso parzialmente sbottonata. Sopra questa, egli veste una marsina cerulea senza collo, dagli ampi paramani ornati da bottoni rivestiti del medesimo tessuto che chiudono la veste anche sul davanti.

Attribuito a Silvestro Noselli da Gilberto Ganzer (1990, p. 12), il dipinto raffigura Ortensio Del Fabbro, nato nel 1728 a Villa Santina da una famiglia dedita probabilmente al commercio del legname (cfr. Pugnetti, 2006, pp. 343-346). Il suo nome è legato alla costruzione della chiesa di San Lorenzo di Villa, consacrata nel 1764, alla quale contribuì nel duplice ruolo di rappresentante del Comune e di nunzio della Confraternita del Santissimo Crocifisso, e nella quale fu sepolto nel 1785 (cfr. Pugnetti, 2006, pp. 343-346). Il dipinto forma una coppia con quello della moglie, Maria Maddalena Sburlino, anch'esso già in collezione Ciceri ed ora al Museo carnico (inv. n. 3923, cfr. OA 53399 - NCTN 00154809).