dipinto, ambito veneto, XVII

Oggetto
dipinto
Soggetto
sant'Onofrio
Ambito culturale
ambito veneto
Cronologia
1690 - 1699
Misure
altezza 134, larghezza 77.5
Codice scheda
OA_53403
Collocazione
Gemona del Friuli (UD)
Santuario di Sant'Antonio
Museo Renato Raffaelli

Il dipinto raffigura un uomo inginocchiato con le mani giunte in preghiera, il volto sofferente, la barba lunga e un perizoma di foglie come unico vestimento.

Il perizoma di foglie permette di identificare il vecchio anacoreta con Onofrio (non si tratterebbe quindi di San Girolamo come indicato da Santangelo), il santo eremita che lasciò il monastero dove viveva per dedicarsi ad una vita più solitaria nel deserto, sull'esempio di San Giovanni Battista. Originariamente la tela, che risulta decurtata lungo il lato verticale, doveva comprendere un secondo personaggio del quale rimane solo la mano destra. Questa seconda figura potrebbe essere identificata con San Giovanni Battista sia per la presenza del piccolo agnello accovacciato sia perchè, secondo quanto racconta Pafnuzio nella Vita di Onofrio, San Giovanni Battista costituì per l'eremita un riferimento spirituale e un modello di vita. Il dipinto potrebbe essere uscito dalla bottega di un maestro veneto attivo nella seconda metà del XVII secolo. In particolare, il Sant'Onofrio della tela gemonese richiama, pur nel suo limite stilistico e formale, il San Paolo eremita della pala di Palma il Giovane conservata nella chiesa dei francescani di Traù.

BIBLIOGRAFIA

Algeri G./ L'Occaso S., Le opere d'arte della chiesa di Sant'Anna di Capodistria, in Histria. Opere d'arte restaurate da Paolo Veneziano a Tiepolo, Milano 2005

Santangelo A., Inventario degli oggetti d'arte d'Italia. 5. Provincia di Pola, Roma 1935