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etichetta in alto: S. Anna di/ Capodistria/ "il redentore"/ cm. 29.5 x 23/ N. 17
Il dipinto è in pendant con San Pietro e faceva parte di una serie di cinque dipinti, tutti ad olio su rame, raffiguranti la Vergine, l'Ecce Homo e Santa Caterina. Il Sennio attribuì la serie di dipinti alla scuola veneta del XVII secolo mentre per il dipinto relativo alla Madonna propose un'attribuzione alla "scuola di Palma il Giovane". Nessuna delle due attribuzioni fu condivisa dal Santangelo che li definì "mediocri dipinti seicenteschi". Il tipo del "Redentore" era assai diffuso nella pittura veneta come testimoniano opere di Benedetto Diana (National Gallery, Londra; Venezia Ca' Rezzonico), Andrea Previtali (National Gallery, Londra), Tiziano. L'autore di questo piccolo dipinto, da ricercarsi verosimilmente in ambito veneto, fors'anche veneziano per le tonalità e la tecnica cromatica, potrebbe aver troovato nel Cristo Benedicente del pittore cadorino (più recentemente opera di bottega) conservato al Museo Ermitage di San Pietrobugo, il modello di riferimento.
Algeri G./ L'Occaso S., Le opere d'arte della chiesa di Sant'Anna di Capodistria, in Histria. Opere d'arte restaurate da Paolo Veneziano a Tiepolo, Milano 2005
Santangelo A., Inventario degli oggetti d'arte d'Italia. 5. Provincia di Pola, Roma 1935
Sennio I., La chiesa ed il Convento di S. Anna in Capodistria. Un museo d'arte, Capodistria 1910