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Il volto della Vergine è leggermente reclinato verso destra. Lo sguardo è abbassanto e le mani sono portate al petto. Indossa una veste rossa ed è avolta nel mantelllo azzurro intenso il cui risvolto scuro le copre il capo.
L'immagine della Vergine a mezza figura colta, come in questo caso nell'atto di rimettersi alla volontà di Dio, era già fissato nel Rinascimento, ad esempio nella celebre Annunciata di Antonello da Messina (Monaco di Baviera, Alte Pinakothek, inv. 8054). Il piccolo dipinto si inserisce nell'ambito della vasta produzione di immagini stereotipate sviluppatosi in ambito controriformista e proseguito con molta fortuna nei secoli successivi. Il piccolo dipinto sembra essere una derivazione ottocentesca da modelli veneti del primo settecento ai quali sembra riferirsi per la spiritualità e la grazia leggera. Si tratta, presumibilmente, di un'opera devozionale destinata alla preghiera.
Algeri G./ L'Occaso S., Le opere d'arte della chiesa di Sant'Anna di Capodistria, in Histria. Opere d'arte restaurate da Paolo Veneziano a Tiepolo, Milano 2005