Al centro della composizione è posto Cristo, caduto sotto il peso delle croce e circondato da soldati romani, mentre si rivolge alla Madonna inginocchiata in preghiera.
Il dipinto è citato da Italo Sennio che lo indica tra le opere presenti nel refettorio del Convento. Inoltre, il Sennio afferma che proviene da una Via Crucis e che "il fare largo e sicuro ricorda la celebre Via Crucis del Tiepolo che si conserva a Venezia nella chiesa di Santa Maria Gloriosa dei Frari". L'impianto compositivo, la forzatura dei modi di Romanino e Pordenone a cremona, il tocco cromatico di Lorenzo Lotto permettono di ascrivere la tela, la cui superficie pittorica appare lesionata in più punti, ad un periodo cronologico di molto precedente (fine del XVI secolo). Il pittore, ignoto, potrebbe esssersi formato in un abito periferico, con influenze della pittura veneta e lombarda.
Algeri G./ L'Occaso S., Le opere d'arte della chiesa di Sant'Anna di Capodistria, in Histria. Opere d'arte restaurate da Paolo Veneziano a Tiepolo, Milano 2005
Sennio I., La chiesa ed il Convento di S. Anna in Capodistria. Un museo d'arte, Capodistria 1910