in alto sulla destra: CHA/RI/TAS
Il santo è rappresentato a mezza figura con lo sguardo abbassato. Con la mano sinistra regge il bastone con la scritta Charitas.
Il dipinto non è citato nelle fonti. La fisionomia di San Francesco di Paola è resa con una pennellata sommaria. I movimenti bloccati, le ingenuità esecutive rimandano ad un maestro di periferia attento all'esperienza della pittura veneta. La tela, raffigurante San Francesco di Paola, è da porre in relazione con quella raffigurante un santo con giglio e rosario (cfr. scheda OA 53446) per le dimensioni, il formato e la cornice. A loro volta le due tele ovali gemonesi sono collegabili alle due opere, di analoghe dimensioni e racchiuse in cornici ovali molto simili, conservate nel Museo Civico di Parenzo. La datazione al sec. XVIII dei due dipinti parentini, raffiguranti "San Matteo evangelista" e "Ritratto di signora", permette di anticipare all'ultimo quarto del Settecento la datazione delle tele gemonesi proposta da L'Occaso (L'Occaso 2005).
Algeri G./ L'Occaso S., Le opere d'arte della chiesa di Sant'Anna di Capodistria, in Histria. Opere d'arte restaurate da Paolo Veneziano a Tiepolo, Milano 2005
Bralić V./ Kudiš Burić N., Istria pittorica. Dipinti dal XV al XVIII secolo. Diocesi Parenzo-Pola, Rovigno/ Trieste 2005
Pasian A., Schede, in Istria città maggiori. Capodistria, parenzo, Pirano, Pola. Opere d'arte dal Medioevo all'Ottocento, Mariano del Friuli/ Trieste 2001
Santangelo A., Inventario degli oggetti d'arte d'Italia. 5. Provincia di Pola, Roma 1935