E' il figlio dell'artista, Aulo Toffolo, a proporre una datazione per l'opera intorno al 1970, inserendola nel ciclo denominato "Incontri". La scena è affollata di personaggi posti su diversi piani di profondità; sullo sfondo due figure crocifisse. Ricorrono elementi figurali presenti in altre opere del periodo: l'archetipo cristiano della croce abbinato ad evocazioni, tra il grottesco e il fantastico. In primo piano si distinguono alcuni volti; graffi filiformi evidenziano i particolari delle barbe e dei capelli. Velature, passaggi di colore diluito, sgranature, si alternano a sovrapposizioni e accensioni di toni. La brillantezza della superficie pittorica è ottenuta attraverso l'uso della vernice ma anche per la scelta del supporto inaspettatamente di tipo industriale (laminato plastico).
Opere collezione, Opere dalla collezione regionale. Un ricordo per due maestri: Anzil e Spacal, Trieste 2001