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angolo inferiore destro: Bartoli
La tela è firmata in basso a destra "Bartoli" ed è databile sotto il profilo stilistico verso il 1960 circa (cfr. Bentivoglio 1971; Bergamini 1998). Bartoli fu poliedrico e versatile pittore, disegnatore e scultore e si dedicò anche alla pittura di paesaggio, che fu sempre caratterizzata da un afflato lirico e da una tersa luminosità che intride di luce una tavolozza stesa con pennellate fluide, di forte reminiscenza corottiana. In questa tela l'artista sviluppa un soggetto già trattato nel Paesaggio di Versilia del 1927 (collezione privata), e il palo telegrafico, fulcro della composizione che si erge in uno spiazzo isolato e silenzioso, è l'emblema della volonterosa operosità e del desiderio di rinascita e ricostruzione che caratterizzò gli anni del dopoguerra.
Bergamini G./ Reale I., La Collezione Astaldi Capolavori italiani del Novecento, Milano 1998
Appella G., Amerigo Bartoli Terni 1890-Roma 1971, Milano 1994
Bentivoglio M., La Collezione Astaldi, Roma 1971