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Il dipinto, raffigurante una delicata e fragile figura di adolescente in piedi seminudo, con solo un paio di calzoncini corti rossi e delle ciabatte gialle ai piedi, fu esposto alla XXIII Biennale di Venezia come ancora di proprietà dell'autore e, presumibilmente, fu acquistato dagli Astaldi in quell'occasione. L'opera rappresenta un momento non molto conosciuto della vasta produzione pittorica di Gentilini, quando venne attratto dalla pittura di Mario Mafai, pur nella ricerca di un linguaggio autonomo. L'opera è caratterizzata da una pennellata spessa, costruttiva ed il tono dominante dello sfondo, giocato sulle tonalità di verde, si accosta bene al lividore delle carni dell'adolescente. Gentilini riesce qui a trasmettere il senso di disagio, di smarrimento e l'inquietudine tipica dell'età adolescenziale attraverso l'intensa espressività dello sguardo del ragazzo.
Bergamini G./ Reale I., La Collezione Astaldi Capolavori italiani del Novecento, Milano 1998
Bergamini G., Da de Chirico a Morandi Capolavori del Novecento dalla collezione Astaldi e dalla Galleria d'arte Moderna di Udine, Milano 1994
Bentivoglio M., La Collezione Astaldi, Roma 1971
XXIII Esposizione biennale, XXIII Esposizione biennale internazionale d'arte, Venezia 1942