Paesaggio animato, dipinto, Santomaso Giuseppe, XX

La tela è firmata dall'artista e datata 1964. Dopo un'attenta meditazione sul cubismo e l'acquisizione della piena coscienza dell'autonomia dell'immagine pittorica con la militanza nel Fronte nuovo delle Arti, Santomaso verso la fine degli anni Cinquanta aderisce all'arte informale, elaborando un personale linguaggio, fondato sul colore inteso come struttura portante dell'espressione artistica. La pittura di Santomaso ha un rapporto privilegiato con il paesaggio, con la percezione di terre, luci e colori trasferita sulla tela attraverso una nuova regola strutturale dettata dal colore. L'opera di Udine è una tra le più significative del quinquiennio 1965-1970, una fase segnata da una più composta pacatezza dei ritmi pittorici, che induce ad un ordine più serrato. Luce, colore, vibrazioni della materia sono le componenti fondamentali del linguaggio dell'artista, che qui usa una particolare tecnica, stendendo spessori cromatici regolari densi, impastati con la sabbia, animati da grumi di colore, e usando l'aerografo direzionato di taglio, per la diversificazione del trattamento materico.