in basso a sinistra: Savinio
Come il fratello Giorgio de Chirico anche Savinio realizza alcune nature morte, o vite silenti come preferiva chiamarle de Chirico: esse sono caratterizzate, come il dipinto di Udine databile secondo la Vivarelli (1996) al 1937, da una pennellata filamentosa e calligrafica, con la quale l'artista rende la parvenza realistica degli oggetti, trasfigurandoli nello stesso tempo, grazie alla stesura vorticosa che li accomuna al panno di fondo e li sospende in uno spazio astratto. L'opera fu acquistata dagli Astaldi nel 1940, in occasione della mostra personale di Savinio tenutasi tra aprile e maggio alla Galleria del Milione di Milano. Sotto il profilo stilistico e tipologico la Natura morta di Udine presenta delle affinità con l'opera Autunno, della Galleria d'Arte Moderna di Roma (cfr. Vivarelli - Baldacci 2002).
Bergamini G./ Reale I., La Collezione Astaldi Capolavori italiani del Novecento, Milano 1998
Vivarelli P., Alberto Savinio: catalogo generale, Milano 1996
Bergamini G., Da de Chirico a Morandi Capolavori del Novecento dalla collezione Astaldi e dalla Galleria d'arte Moderna di Udine, Milano 1994
Bentivoglio M., La Collezione Astaldi, Roma 1971
Vivarelli P./ Baldacci P., Alberto Savinio, Milano 2002