in basso a destra: SIRONI
L'opera, firmata in basso a destra, è stata datata al 1954 nel catalogo della mostra sull'artista tenutasi a Firenze nel 1969 (cfr. Cagli - Gatto 1969). Il dipinto, prima di essere di proprietà degli Astaldi, apparteneva al collezionista e albergatore Mario Rimoldi, amico e mecenate di Sironi, che ospitava spesso l'artista nel suo Albergo Corona a Cortina d'Ampezzo. Esso appartiene all'ultima fase della pittura di Sironi, caratterizzata verso la metà degli anni Cinquanta da un deciso cambiamento del registro cromatico, che si accende di giallo e di arancione, e da una ricerca materica con tangenze informali, evidente nel ricorso sistematico alla spatola nella stesura a corpo del colore, accompagnato da un libero andamento compositivo. Affini sotto il profilo stilistico e compositivo al dipinto di Udine sono altre due opere dell'artista degli anni Cinquanta: mi riferisco alla Composizione del 1954-1955 pubblicata da Trione (2005) e alla Evocazione ritmica del 1952 (cfr. Tesio - Pontiggia 2013).
Bergamini G./ Reale I., La Collezione Astaldi Capolavori italiani del Novecento, Milano 1998
Bentivoglio M., La Collezione Astaldi, Roma 1971
Cagli C./ Gatto A., Mostra di Mario Sironi, Milano 1969
Tesio C./ Pontiggia E., Mario Sironi La grandiosità della forma Quadri opere monumentali disegni inediti, Cherasco (CN) 2013
Trione V., Mario Sironi, Constant Permeke I luoghi e l'anima, Milano 2005