in basso a destra: F. Trombadori
La tela, firmata in basso a destra, fu esposta nel 1952 al II Premio Scipione, Biennale di Pittura della città di Macerata, e dalla critica è datata in quell'anno. Il dipinto può essere considerato tra i migliori esempi dell'ultima produzione dell'artista, attivo a Roma a partire dal secondo decennio del secolo. Trombadori, aderendo al movimento artistico di "Novecento", dimostrò sempre attenzione per i valori formali della pittura, ispirandosi al Seicento olandese e a Caravaggio per l'attenzione data alla luce, considerata elemento costruttivo della realtà. Negli anni Quaranta elabora una tavolozza dai colori delicati, che lo avvicina alla svolta tonale della "Scuola Romana". Nel dipinto udinese la veduta del Lungotevere Ripetta è immersa in un'atmosfera chiara, luminosa e tersa, o per usare una azzeccata espressione di Roberto Longhi "d'alto meriggio".
Bergamini G./ Reale I., La Collezione Astaldi Capolavori italiani del Novecento, Milano 1998
Francesco Trombadori, Francesco Trombadori Paesaggi di Roma, Roma 1979
Bentivoglio M., La Collezione Astaldi, Roma 1971