Noi usiamo i cookies
Questo sito NON utilizza alcun cookie di profilazione. Le informazioni raccolte attraverso i cookies di tracciamento e performance non identificano alcun visitatore individuale. Se vuoi aiutarci a garantire un servizio migliore premi il pulsante [Accetta], altrimenti scegli [Rifiuta]. Per maggiori informazioni leggi l'informativa estesa sull'uso dei cookie.
in basso a sinistra: 1938/ GF. USELLINI
Il dipinto è firmato dall'artista e datato 1938 e nel 1940 fu esposto alla XXII Biennale di Venezia, all'interno di una Personale dedicata all'artista. L'opera di Udine è indicativa dello stile di Usellini che a partire dagli anni Trenta sviluppò un'originale maniera primitiveggiante e "metafisica", in cui la minuzia descrittiva e la nitidezza formale attinte dai pittori toscani del Quattrocento si accompagnano al gusto della narrazione e dell'aneddoto e alla rievocazione dell'infanzia. Il ragazzo colto a disegnare sviluppa il tema dell'adolescenza studiosa caro all'artista e intriso di ricordi autobiografici. La figura e gli oggetti sono delineati con minuzia descrittiva e sono immersi in uno spazio spoglio, dalla rigida geometria architettonica, di ascendenza Novecentesca e con forti richiami neo-quattrocenteschi. Un antecendente della tavola di Udine è l'Autoritratto di collezione privata milanese del 1926, assai affine per il soggetto e per la posa della figura immersa in uno spazio essenziale.
Bergamini G./ Reale I., La Collezione Astaldi Capolavori italiani del Novecento, Milano 1998
Pontiggia E., Gianfilippo Usellini Favola simbolo allegoria, Roma 1991
Bentivoglio M., La Collezione Astaldi, Roma 1971
XXII Esposizione biennale, XXII Esposizione biennale internazionale d'arte, Venezia 1940