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Il soggetto e di tipo profano a tre quarti di figura, con abbigliamento particolare e indossa un ciondolo a forma di croce (probabilmente con una corona in cima) con pietre rosse al collo e un braccialetto. La donna è appoggiata sul basamento di una colonna rialzata e ha come sfondo un paesaggio montano.
La signora ritratta fa parte della famiglia Gentilomo, famiglia appartenente alla comunità ebraica triestina esponente della borghesia mercantile della città nell'Ottocento. Potrebbe trattarsi di Marianna Formiggini-Gentilomo, che insieme al consorte si è adoperata nel 1854 per la fondazione della Pia casa Gentilomo per Invalidi Israeliti di via Cologna. La donna ritratta, insieme a un altro personaggio della famiglia ritratto sempre dallo stesso Tominz, potrebbe risultare iscritta alla Società Filarmonico-Drammatica di Trieste di orientamento irredentista soprattutto a cavallo tra 1800 e 1900 alla quale risultava iscritta una buona parte dell'elite economica ebraica triestina. In pendant con CMSA inv. 13/2810.
Shalom Trieste, Shalom Trieste: gli itinerari dell’ebraismo, Trieste 1998
Pia casa, Pia casa d'Invalidi Israeliti di fondazione Gentilomo, in Il Corriere Israelitico, Trieste 1870, a. 9