Donna sdraiata, dipinto, Casorati Felice, XX

Figura femminile rannicchiata a terra su una superficie a riquadri di colore verde. Ha il capo poggiante sopra le braccia conserte . Il volto è rivolto verso il riguardante e ha gli occhi chiusi. La figura e gli elementi geometrici dell'ambientazione sono contornati da un forte segno scuro, mentre la tavolozza è accordata su tonalità sorde di gialli, verdi e viola.

“Donna sdraiata” di Felice Casorati è un’opera realizzata nel 1951 ed esposta in occasione della retrospettiva dedicata all’autore l’anno seguente alla XXVI Biennale di Venezia. Il soggetto raffigurato è uno dei più amati e frequenti presenti lungo la carriera dell’artista, ovvero la figura femminile dormiente, qui resa secondo uno stile ormai maturo. La donna, raggomitolata su stessa, poggia la testa sulle braccia conserte, collocata in un’ambientazione di difficile identificazione. L’intera composizione è infatti formata da campiture cromatiche, accordate sull’alternanza di verdi, gialli e viola, chiuse in un segno scuro di contorno, come una sorta di griglia a imitare la tecnica cloisoneé delle vetrate medievali. Il risultato finale è una superficie pittorica scandita da forme geometrizzate nella quale la donna raffigurata e il luogo dove essa si trova si traducono in pura sintesi formale. Come sottolineato da Luigi Carlucci che curò la mostra alla Biennale, in quegli anni Casorati compie una sorta di riflessione sui temi fondanti del fare pittura, ovvero forma e colore in una sorta di “antiveritismo” in cui “il simbolo stesso dell’umano è messo da parte nell’abituale iconografia; o si affaccia fantomatico, appena ricalcato, oggetto tra oggetti, decorativa e rarefatta allusione” (XXVI Esposizione 1952, p. 58).