Noi usiamo i cookies
Questo sito NON utilizza alcun cookie di profilazione. Le informazioni raccolte attraverso i cookies di tracciamento e performance non identificano alcun visitatore individuale. Se vuoi aiutarci a garantire un servizio migliore premi il pulsante [Accetta], altrimenti scegli [Rifiuta]. Per maggiori informazioni leggi l'informativa estesa sull'uso dei cookie.
La pianeta è confezionata con tessuto colar avorio di fondo decorato da un ricamo in argento e policromie seriche, articolato nelle diverse colonne definite dal gallone giustapposto in argento filato e seta colar marrone, con un motivo di foglia inscritta nei profili clessidrici. Lo stolone posteriore reca nella parte inferiore lo stemma dei Delfino, ricamato e sovrapposto, rappresentante i tre delfini argentei su fondo bluastro, con soprastanti cappello cardinalizio, croce metropolitica, il pastorale e la spada, lateralmente serie di nappine. Si susseguono verticalmente serie di cartigli con ricchi mazzi policromi raccolti in ventagli e geometrie, al centro spicca un garofano. Nelle colonne laterali l'ornamento è definito da ricchi quadrifogli argentati con peonie nei toni del rosso, cornucopie stilizzate che si raccordano ad altre più grandi e ricolme di fiori e frutti nelle zone scapolari. Tale decoro si ripete parzialmente nelle colonne della parte anteriore, alla base della croce è interamente visibile la coppa con il trionfo di fiori sorretta da una specie dì drappeggio e finta architettura; superiormente gli ampi girali sono diminuiti occupando uno spazio ridotto. Altri motivi sono stati inclusi in tempi posteriori, come altri rifacimenti e riporti, unitamente alla rifoderatura del parato con tessuto di viscosa colar giallo.
Il parato risulta essere stato rimaneggiato e integrato in molte parti del ricamo originario, ulteriormente riportato sul supporto attuale. Malgrado ciò, sono ancora individuabili gli elementi che caratterizzavano la decorazione primaria che è costituita da elementi geometrici e floreali dì gusto barocco che assegnano pertanto il parato ad uso di Dionisio Delfino patriarca di Aquileia dal 1699 al 1734 (Venezia 1663/1734) anche se lo stemma apposto è quello di Daniele Delfino. Tale precisazione trova rispondenze nel tipo di ornamento, tratto dai repertori tessili tradotti a ricamo in tempi sensibilmente successivi. Pertanto si giustifica la datazione agli inizi del 1700, e come probabile attribuzione a una bottega di ricamatori per quanto concerne la creazione originaria del manufatto. Si deve infine tenere conto della fase restaurativa dell'oggetto avvenuta nel 1900.
Bertone M.B., I tessili dei Patriarchi. Paramenti sacri dal XIII al XX secolo nella Cattedrale di santa Maria Annunziata, Tolmezzo (UD) 2016