Sul campo color grigio-azzurro è disposta al centro un'aquila con il capo rivolto a sinistra su cui risaltano gli occhi di colore bianco e nero. Il corpo, le zampe e le ali dispiegate sono di colore giallo e gli artigli di colore rosso.
Questo vessillo era stato in tempi abbastanza recenti (si suppone negli anni che precedettero il primo allestimento del museo nel battistero), suddiviso in due parti costituenti un paio di calzari pontificali. Durante il restauro si è verificato con più precisione che tale confezionamento non era quello originario, soprattutto se messo in relazione al vessillo posto sul camice (scheda 37238). Considerato il genere di tessuto e il tipo di ricamo "ad applicazione" che trova qui un'esecuzione molto accurata, si può far risalire il manufatto tra la metà del secolo XVI e il secolo XVII, periodo in cui questo genere di decorazioni, secondo la critica, ha avuto il momento di maggiore affermazione. Valutata la qualità del taffetas, si può propendere per un'anticipazione ai secoli precedenti, coincidente con l'epoca del patriarca Bertrando. Questo manufatto associato a quello cucito sul camice, date le corrispondenze delle dimensioni, poteva formare un vessillo completo, a due facce, con l'emblema del Patriarcato d'Aquileia, che si vuole appartenente al Patriarca Bertrando, sulla scorta del rinvenimento nel nucleo del corredo durante l'apertura dell'arca (BERTONE 2010, pp. 51-61 ).
Bertone M.B., I tessili dei Patriarchi. Paramenti sacri dal XIII al XX secolo nella Cattedrale di santa Maria Annunziata, Tolmezzo (UD) 2016