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Il velo è custodito in cornice sotto vetro, realizzato con un solo pezzo di tela di lino beige, leggera, decorato a ricamo con sete policrome, paillletes con la tecnica dei fili contati. Intorno ai lati un merletto a fuselli in argento filato su lino bianco con motivo a ventagli. La decorazione presenta al centro in una cornice circolare di foglioline verdi l'immagine di una Santa con il viso imbottito, non identificabile (parte del ricamo è scomparso), sulla metà dei lati altre quattro figure di sante identificabili come Santa Barbara (c'è un castello o torre), Santa Marta (c'è una chiave), e alttre due con palma martirio. Dagli angoli convergono ricchi garofani, gigli, e altre varietà nei toni dei beige, verde, celeste, giallo.
Considerato che il velo è incorniciato sotto vetro non è stato possibile rimuoverlo da tale struttura per poterlo meglio analizzare. Si tratta comunque di un manufatto significativo per l'arte del ricamo, l'iconografia presenta elementi che giustificano una dedicazione del velo a Santi particolari, non tutti identificabili. Cronologicamente si assegna alla metà del secolo XVII in relazione al tipo di decoro con elementi floreali tipici e al genere di punti del ricamo.
Gortani M., L'arte popolare in Carnia. Il Museo Carnico delle Arti e Tradizioni popolari, Udine 1965