recto, in basso a destra: R. Zanini
L'opera, che a prima vista può sembrare astratta, raffigura un porticciolo. Più o meno a metà del foglio si nota infatti la linea di terra, sopra la quale si innalza una fila di case, che si riflettono sul mare, dove galleggiano due piccole barche scure con la prua volta a sinistra.
La tela in esame faceva parte della collezione di dipinti della Fondazione Carlo e Dirce Callerio, ed è confluita nelle raccolte dell’Ateneo dopo la liquidazione dell’ente insieme a diverse altre oltre, soprattutto paesaggi. La firma apposta all’angolo sinistro del dipinto, può essere letta R. Zanini, e può essere messa in relazione, con le dovute cautele, con un pittore veneto, Renato Zanini, autodidatta per formazione, che ha iniziato sin da giovanissimo a dipingere ispirandosi alla natura e ai maestri della pittura veneta a cavallo tra Ottocento e Novecento, per approdare a una pittura di forte valenza simbolica legata alla rappresentazione del rapporto uomo natura. Se l’identificazione è corretta, l’opera in esame potrebbe appartenere alla primissima fase della sua attività, all’inizio degli anni ottanta: le rapide e schematiche pennellate con cui sono individuate le case sullo sfondo e le barche alla fonda sembrano infatti rivelare un artista ancora in fase di formazione e alla ricerca del proprio linguaggio espressivo.
De Grassi, Massimo, Schede, in "Ricorda e Splendi". Catalogo delle opere d'arte dell'Università degli Studi di Trieste, Trieste 2024