scultura, Negrisin Giuseppe, XX

Oggetto
scultura
Soggetto
Cristo crocifisso
Autore
Negrisin Giuseppe (1930/ 1987)
Cronologia
1954
Misure
cm - altezza 48, larghezza 35, profondità 5.5
Codice scheda
OA_135645
Collocazione
Trieste (TS)
Università degli Studi di Trieste
smaTs
Iscrizioni

Il crocifisso di Negrisin, in bronzo e montato su una base di legno, presenta la figura centrale di Cristo, ai cui lati si trovano la Madonna e San Giovanni Evangelista a mezza figura. La croce stessa è costituita da una decorazione caratterizzata da una rete di motivi circolari intrecciati che creano una trama intricata a sostituire la struttura lignea canonica. Sul verso è presente il talloncino dell’XI Biennale d’Arte Triveneta di Padova 24 settembre – 30 ottobre 1955

La presenza di quest’opera nelle collezioni dell’Università degli Studi di Trieste si deve probabilmente alla lungimiranza del professor Pio Montesi, direttore del dipartimento di Ingegneria Civile dal 1957 al 1975, che con la collaborazione di Antonio Guacci, si è più volte speso per incrementare le collezioni artistiche dell’istituzione da lui diretta, concentrandosi soprattutto sugli artisti cittadini. Il Crocifisso appartiene alla prima fase della produzione di Negrisin, che a queste date comincia progressivamente ad affrancarsi dalla lezione mascheriniana per raggiungere quella cifra stilistica più meditata e personale che lo porterà alla ribalta internazionale verso la fine del decennio.
Sin dalle proposte iconografiche e specie nella scelta di sostituire la croce con un motivo a racemi stilizzati, si evidenzia la matrice neoromanica di questa realizzazione, in buona parte legata ai rilievi del portale della chiesa veronese di San Zeno. Una formula che trova un contraltare in un altro esemplare di piccolo Crocifisso montato su di una tavola rustica, questa volta non datato ma presente (e riprodotto in catalogo) alla Mostra Nazionale d’Arte Sacra allestita alla Stazione marittima di Trieste nel luglio 1956, che pare una meditata variazione sullo stesso tema. “Le opere dell’arte negra, le testimonianze dell’espressività primitiva giocano sull’ispirazione di Negrisin il ruolo di suggeritori per la realizzazione di molteplici varianti, dentro una sintesi di volta in volta sempre diversa” (E. Santese, Giuseppe Negrisin, in Giuseppe Negrisin 1930-1987, catalogo della mostra di Muggia, Museo d’arte moderna “Ugo Carà” 7 dicembre 2007 – 12 gennaio 2008, a cura di B. Negrisin Cociani, Trieste, Stella Grafica Edizioni, 2007, p. 17).

BIBLIOGRAFIA

De Grassi, Massimo, Schede, in "Ricorda e Splendi". Catalogo delle opere d'arte dell'Università degli Studi di Trieste, Trieste 2024