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verso, in basso a sinistra: Periphery II / Banafsheh Rahmani 2012
Il dipinto raffigura una scena notturna ambientata in una periferia urbana, con una strada buia in cui si vede un'automobile parcheggiata e, in primo piano, alcune figure in lotta. Un'altra figura, in piedi accanto all'auto, stringe in mano una sbarra o un bastone. La scena è quasi monocroma, grigia, accesa solo dai riflessi rossastri sul muro che delimita la via a destra.
L’opera è pervenuta nelle collezioni dell’Ateneo triestino grazie alla donazione dell'autrice, nell’importante occasione del Centenario dell’Istituzione, ed è stata esposta alla mostra "1924-2024. Un secolo di storia dell’Università degli Studi di Trieste. Immagini e documenti", allestita al Bastione Fiorito del Castello di San Giusto di Trieste.
Banafsheh Rahmani, nata a Teheran nel 1972, si dedica all'arte fin da ragazza e porta avanti gli studi all'Università d'Arte e d'Architettura di Teheran. Dopo le prime mostre e alcune esperienze nel campo dell'insegnamento nella città natale, si trasferisce in Italia nel 2004, per laurearsi in Storia dell'Arte all'Università degli Studi di Trieste, città dove oggi vive e lavora. La sua arte è spontanea, veloce e immediata.
Il dipinto in esame, reso in modo rapido, è dominato da tonalità scure, con una forte presenza di neri e grigi che creano un'atmosfera cupa e inquietante. Gli edifici e le strutture sullo sfondo sono appena delineati ma conferiscono profondità alla veduta. Le figure in primo piano accentuano il senso di tensione, mentre l’automobile scura parcheggiata vicino al muro e la figura poco lontano suggeriscono che si stia assistendo a un'azione criminosa.
L’opera evoca l'atmosfera di pericolo e alienazione tipica di certe aree periferiche urbane durante la notte.