Scena di satira politica, dipinto, Rose Giovanni Luigi, XIX

Scena di sapore satirico dove si trova all'ingresso dell'Unione Ginnastica Goriziana due ginnasti che scacciano due uomini vestiti di nero con cilindro in testa, colti di spalle. La scena si svolge all'aperto lungo la strada posta di fronte all'ingresso del giardino della società ginnica. Dal muro di recinzione spuntano le cime di alcuni alberi e sopra al portone è posta l'insegna con la scritta "Ginnastica". Agli angoli del muro in alto vi sono dei vasi decorativi porta piante.

Giovanni Luigi Rose fu autore di gustose scenette di carattere popolaresco. Visse a Trieste nell'800 e le sue operee sono conservate in numerose collezioni pubbliche e private tra cui una sua tela firmata e datata 1869 conservata al Museo Revoltella di Trieste. L'iscrizione sul retro della tela probabilmente è di mano di Giovanni Cossar che riporta la testimonianza di Tunin Ortali nel 1926. La testimonianza si può confutare su due punti: i due personaggi in nero sono gendarmi austriaci, non prelati, e l'anno non può essere il 1867, perché solo nel 1869 fu costruita la sede della Società. Nel 1867 il Comitato Goriziano aveva presentato la debita denuncia di costituzione della Società (il 15 novembre , lo stesso giorno in cui erano entrate in vigore le nuove leggi sul diritto di associazione) e nel 1868 la Società Ginnastica Goriziana aveva iniziato la sua attività volta a "raccogliere in un sano sodalizio goriziani di ogni ceto e di ogni età e di coltivare in essi, oltre che l'educazione morale e fisica, anche l'amore per la vicina Madre Patria" (L. SPANGHER 1968). Ed è all'ambito di questa attività con scopi politici, nazionalistici e irredentistici che si deve ascrivere questa scena satirica in cui i due ginnasti scacciano due gendarmi austriaci dalla loro sede.