campo della lapide: CONTRO QUESTO MURO/ LA SANGUINARIA FEROCIA NAZIFASCISTA/ SPREZZANTE DELLE ETERNE LEGGI DI GIUSTIZIA/ OSTAGGI TRATTO DAL CARCERE/ ALL'ALBA DELL'11 FEBBRAIO 1945/ PER SELVAGGIA RAPPRESAGLIA SPENSE/ RENATO STABILE A. 20AQUILEIA - GIOVANNI MAROELLI A. 22 ARTEGNA - LINO JURI A. 24 BUTTRIO- CARLO BERNARDON A. 19/ MICHELE BERNARDON A. 19 - OSVALDO BERNARDON A. 20 - REMO BERNARDON A. 19 - PIETRO DORIGO A. 26/ FERNANDO LOVISA A. 29 - FRANCESCO LOVISA A. 22 - FORTUNATO MARALDO A. 24 - BRUNO PARMESAN A. 20/ OSVALDO PETRUCCO A. 29 - VINCENZO PONTELLO A. 27 -RENZO SERENA A. 20 - GINO ZAMBON A. 19/ GIOVANNI ZAMBON A. 40 TUTTI DI CAVASSO N. - ADELCHI TOMASO A. 24 FRISANCO - LUIGI CLEDE A. 27 LUBIANA - ATTILIO GIORDANO/ A. 28 NIMIS - ANTONIO CHIMESE A 34 RESIA - GESUINO MANCA A. 28 TERRALBA - LUCIANO PRADOLIN A. 24 TRAMONTI DI SOPRA/ IL COMUNE DI UDINE P. I NOV. 1945
Lapide rettangolare con campitura centrale liscia circondata da una fascia non lavorata, contenente iscrizione in lettere capitali in bronzo.
La lapide, priva di valore artistico, riveste un grande significato storico. Essa fu infatti collocata solo quattro mesi dopo la liberazione in memoria dei 23 ostaggi innocenti tratti dal carcere all'alba dell'11 febbraio 1945 e fucilati lungo il muro del cimitero. Fu la rabbiosa risposta dei nazisti all'assalto operato da un gruppo d'Azione Partigiana (GAP) alle carceri di Udine la sera del 7 febbraio 1945, uno degli episodi più leggendari della lotta di liberazione. I partigiani, fingendosi tedeschi, conducendo con sè finti prigionieri, riuscirono ad introdursi all'interno delle carceri e a liberare più di 70 detenuti alcuni dei quali già condannati a morti, compresi due sacerdoti e tre ex prigionieri di guerra inglesi.
Fabbroni F., I luoghi della memoria della Resistenza nella Città di Udine, in Quaderni della resistenza, Udine [2014], n. 16
Maddalozzo R., L'attacco alle carceri di Via Spalato rievocato a Udine, in Patria Indipendente, Roma 1966, 20 febbraio