Tavolo da salotto di linea leggermente mossa ad angoli smussati con ampia fascia che segue l'andamento del piano. Si regge su due gambe a forma di piedestallo poggianti su riccioli rovesciati recanti delle rotelle e uni ti da una traversa sagomata. La decorazione è affidata a filettature metalliche sui sostegni e sulla traversa, applicazioni e cornice baccellata in bronzo dorato sul piano e sui piedestalli. Delicati intarsi metallici ornano le riserve della fascia ed il piano del tavolo si arricchisce di un gran mazzo di fiori vari con spighe ed insetti in marqueterie di legni colorati nei toni del bruno e del verde. Il mazzo è incorniciato da un ricco profilo di intarsi metallici intervallati da cartigli a griglia.
Questo tavolo, parte di una fornitura da salotto, rientra nel gusto del Secondo Impero. Infatti assomma tutte le caratteristiche di questo stile: il legno scuro, l'ebano, la forma che rieccheggia le linee rigide del Primo Impero (anche se a volte non disdegna quelle mosse e gonfie del Luigi XV), intarsi alla Boulle, insieme a raffinate marqueterie e bronzi di ottima fattura. Il mazzo centrale del piano in marqueterie è certamente di precisa ed attenta tecnica e di suggestiva resa pittorica. Risulta da tradizioni orali che il barone Revoltella si fosse affidato all'amico Gossleth per la sistemazione interna del suo palazzo di città, ma non sembra probabile che dalla pur valida falegnameria del Gossleth possano esser state licenziate opere di così alta ebanisteria. Si potrebbe accettare, sempre come ipotesi, la possibilità avanzata dalla Crusvar a proposito della console attualmente in questa sala di una provenienza francese di questo gruppo di mobili.