Il Santo è ritratto nel momento della scrittura del suo Vangelo. Egli appare distratto da una presenza alla sua destra, lato verso cui volge il capo. La mano destra è sospesa nell'aria a stringere il pennino col quale l'Evangelista lascerà le sue memorie, la mano sinistra sostiene invece una tavoletta su cui scorre il foglio pronto ad accogliere la scrittura. In basso è visibile l'attributo caratteristico del Santo: l'aquila.
L'ovato, accanto agli altri che lo seguono nella decorazione della Biblioteca patriarcale, è dalla critica comunemente assegnato a Nicolò Bambini che in quel periodo lavorò assiduamente in quell'ambiente.
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