Entro una cornice ad imitazione di decoro in stucco, si colloca la scena del sogno di Giacobbe in cui il ragazzo ha la visione di una scala dorata percorsa da un scia angelica. In questa scena viene dunque raffigurato Giacobbe in primo piano adagiato a terra e dormiente, dietro a lui una lunga scala si perde tra le nuvole del cielo come gli angeli che vi stanno salendo.
Gian Battista Tiepolo si apprestò a decorare la Galleria degli osptiti tra il 1727 e il 1728, cominciando proprio dal soffitto. Qui, infatti, egli diede prova del grado di maturità acquisito dai suoi primi lavori eseguiti in Palazzo. Nonostante "qualche sommarietà di disegno" (Morassi 1941, p. 94) abbia fatto a volte dubitare di una completa esecuzione del Maestro, certo è che egli rispose anche in questo caso alle esigenze iconografiche del Patriarca, che volle in questo ambiente rappresentare la Fede in Dio. Avere fede in Dio si manifesta qui nella figura di Giacobbe che crede alla promessa di Dio di una discendenza numerosa.