Lo studente di ragioneria, decorazione musiva

Oggetto
decorazione musiva a rilievo
Soggetto
figura maschile con rotolo e penna d'oca
Cronologia
1956
Misure
cm - altezza 350, larghezza 170
Codice scheda
OA_26949
Collocazione
Udine (UD)
Istituto Tecnico Commerciale A. Zanon
Collezione della provincia di Udine
Iscrizioni

L'oggetto musivo è costituito da un altorilievo musivo sagomato. Il soggetto musivo raffigura uno studente abbigliato con ricche vesti rinascimentali che scrive con una penna d'oca su un quaderno appoggiato alle ginocchia. Nella parte visibile del foglio si legge "LIBER ABACI MCCII". Lo studente siede su una poltroncina coperta da un drappo chiaro che lascia intravedere unicamente la porzione sinistra della struttura lignea a conca della seduta. Gli abiti molto drappeggiati e le dolci caratteristiche somatiche dello studente creano un contrasto lezioso con l'altorilievo ad esso abbinato.

Quest'opera venne realizzata su concorso indetto dalla Provincia di Udine, responsabile della costruzione delle sedi delle scuole superiori, sulla base della legge del 2% (legge n. 717/ 1949). Va letta in rapporto al rilievo ideato da Silvio Olivo simmetricamente a questo (cfr. scheda OA 24758). Esiste una fotografia dello scultore Max Piccini con Fred Pittino sulle impalcature davanti a quest’opera in corso di realizzazione. Il pittore, amico fraterno, nonché direttore artistico della scuola del mosaico di Spilimbergo era anch’egli impegnato in questo cantiere per il vasto mosaico dell’atrio. Liber abaci conosciuto anche con il titolo Lo studente di ragioneria è un rilievo che rappresenta un giovane con una penna e un rotolo intento a fare i conti e, come il geometra di Olivo, presenta un abbigliamento desueto riccamente drappeggiato e rivestito con tessere di diversi colori. Piccini descrisse il soggetto impegnato nel suo lavoro con una mano che sorregge il capo e l’altra che scrive. Anche in questo caso la figura è resa con una forma espressiva chiara e sintetica e va letta per il suo tema, oltre che per le dimensioni e la tecnica di realizzazione, in parallelo a quella di Olivo. Piccini dalla fine degli anni Cinquanta condusse soprattutto nelle piccole fusioni in bronzo, una ricerca che si allontana dalle forme classicheggianti e rispettose del dato reale, grazie anche al continuo confronto con il figlio Giulio Piccini che si era indirizzato alla scultura astratta. I volumi perdono la loro solidità e la superficie è percorsa da graffi e incisioni che riducono i particolari descrittivi in nome di un acceso chiaroscuro. Egli però nelle commissioni pubbliche ricorse ad una modellazione rigorosa e sintetizzante che se non trascura il dato luministico, ricompone le forme dentro un chiaro equilibro costruttivo di immediata lettura, come nella Primavera per l’istituto “A. Malignani”. Il titolo "Liber abaci" riprende il nome di un famoso manuale di aritmetica e algebra introdotto in Europa all'inizio del XIII secolo: se il rilievo di Olivo allude agli studi di geometra che allora erano attivati nell'istituto Zanon, questo rilievo di Piccini fa riferimento agli studi di ragioneria e commerciali che continuano ad essere le discipline caratterizzanti della scuola.

BIBLIOGRAFIA

Scuola Mosaicisti del Friuli, Mosaici in Friuli Venezia Giulia. Guida catalogo alle opere musive, Spilimbergo (PN) 2011

Istituto Zanon, Il nuovo Istituto «A. Zanon» realizzato a Udine dall’Amministrazione provinciale, in Rassegna tecnica del Friuli Venezia Giulia, Udine 1957, a.VIII, n.1–2, gen.-feb.