I coscritti, dipinto, Iussa Cirillo, XX

Oggetto
dipinto
Soggetto
robot e figure umane
Autore
Iussa Cirillo (1923/ 2007)
Cronologia
1985
Misure
cm - altezza 34, larghezza 24
Codice scheda
OA_51776
Collocazione
Treppo Ligosullo (UD), Treppo Carnico
Palazzo della biblioteca
Museo pinacoteca Enrico De Cillia
Iscrizioni

Il robot tiene una forma quadrata in cui sono inseriti in quattro spazi uguali gli uomini che cercano di uscire. Dipinto con cornice lignea e vetro.

La figura meccanica dai profili squadrati resi con tratti decisi e arricchita da macchie di colore blu e rosa che rendono la luminosità della superficie metallica e ne definiscono i volumi, tiene nelle mani una scatola in cui sono rinchiusi quattro uomini che si dibattono per uscire. I loro corpi sono tratteggiati con la penna e la profondità dello spazio in cui sono rinchiusi è ottenuta da ombre azzurre. Il disegno dei loro corpi si rifà a modelli rinascimentali. Ai piedi del robot i colori caldi del giallo e del rosso evocano il tramonto richiamato anche dalla semicirconferenza a destra. Il sole e la luce diventano metafore della speranza di un avvenire diverso dal presente dove l'uomo è dipendente, se non schiavo delle macchine. L'opera è intitolata "I coscritti" che sono rappresentati dalle figure nude costrette negli spazi imposti: Iussa riflette sulla privazione della libertà in nome di un'imposizione superiore. Questa condizione dei giovani arruolati a forza è specchio dell'esistenza umana a cui spesso viene negata la libertà di una scelta consapevole. L'artista ha realizzato molti dipinti che hanno come tema la condizione contemporanea dell'uomo a cui Iussa dedica anche diverse poesie da lui scritte. Il mostro meccanico diviene il simbolo di una ricerca tecnologica e scientifica sfuggita al controllo umano, senza limiti imposti dalla morale dove la ricchezza e il potere prevalgono sul diritto di giustizia e di rispetto verso gli uomini e l'ambiente. L'essere umano è sempre rappresentato come una forza piena di energia, dinamica e creativa, ma al contempo fragile e in balia della solitudine e dell'angoscia. Iussa però ripone grande fiducia nell'intelligenza e nella bontà, per questo le sue opere non rappresentano dolore e violenza, ma sono immagini che invitano alla riflessione.

BIBLIOGRAFIA

Marra M., Pinacoteca E. De Cillia di Treppo Carnico. Guida alla lettura di un patrimonio d'arte visiva, Tolmezzo (UD) 2001

Pinacoteca Treppo, Pinacoteca di Treppo Carnico. Donazione del pittore Enrico De Cillia, Treppo Carnico (UD) 1997

Cirillo Iussa, Cirillo Iussa: gli spazi dell'anima, Udine 2002