dipinto, ambito veneto, XVII

Il dipinto raffigura il Diluvio universale, con in primo piano un gruppo di uomini, donne e bambini che cercano riparo sulla terra ferma; sullo sfondo, in mezzo al mare dove si intravedono varie figure di uomini e animali perse in mezzo ai flutti, si staglia l'arca di Noè.

Non si hanno purtroppo notizie sulla provenienza del dipinto in esame, che non compare fra i pezzi dellla collezione Mentasti acquistati nel 1955 per la Galleria Nazionale d'Arte Antica. Alessandro Brogi (2001) respinge l'attribuzione a Giovanni Andrea Donducci detto il Mastelletta (Bologna 1575/ 1655), avanzata nell'ultima campagna di schedatura effettuata dalla Soprintendenza, poichè egli non vede alcuna affinità con l'opera ben nota e documentata di questo allievo di Ludovico Carracci, nè in genere con la cultura figurativa bolognese e emiliana del periodo. Lo studioso preferisce invece inserire il dipinto in area veneta, nell'ambito di una produzione popolare di genere, che riflette qualche vago influsso dell'arte dei tenebrosi di pieno Seicento quali Johann Carl Loth e Giovanni Battista Langetti e che mostra delle affinità con le opere di genere di Matteo Ghidoni detto Matteo de' Pitocchi (? 1626 ca - Padova 1689).