Il codice si compone di cc.297. Scrittura gotica libraria minuscola e corsiva della fine del secolo XV. Notazione musicale quadrata nera su tetragrammi rossi fino a c. 276, mensurale nera e bianca nella parte finale. Contenuto liturgico: antifone dalla seconda domenica di Avvento alla ventiquattresima dopo Pentecoste.
Il volume, pur facendo parte del gruppo dei codici miniati del Duomo di Gemona, se ne differenzia, oltre che per le dimensioni minori, anche per essere composto da un nucleo principale trecentesco cui sono stati aggiunti fascicoli di epoche diverse. Conosciuto tradizionalmente come "Graduale di Bertrando", deve questo nome a una dedica, datata 1345, che si trova in fondo al volume, dalla quale risulterebbe appunto donato dal patriarca Bertrando di Saint Geniès alla chiesa gemonese. Tuttavia, come ha sottolineato Nelly Drusin, pare assai strano che una dedica di tale importanza sia relegata in fondo al volume e non all'inizio, nella prima pagina dove trovano posto anche tre stemmi; inoltre nell'Inventario del 1401 non si nomina alcun "graduale donato dal patriarca Bertrando" e, anche se Mirmina Ferroli ritiene di identificarlo con quel "graduale parvum" inventariato al n. 3, tuttavia, come il già precisato da Baldissera, mentre l'incipit di quest'ultimo coincide, l'explicit è diverso. Inoltre gli stemmi miniati a c. 1r che, come nota Drusin, sono un'aggiunta all'originaria stesura del foglio, fanno pensare sì a un dono del patriarca, ma alla famiglia de' Brugnis (piuttosto che alla comunità gemonese), il cui stemma appare affiancato a quello del patriarcato e a quello del casato dei Saint Geniès. La dedica, conclude Drusin, è stata probabilmente aggiunta all'inizio del 1500, in occasione dell'istituzione della festa del Beato Bertrando, mentre il codice, originariamente donato alla famiglia de' Brugnis, è stato successivamente donato al Duomo. Il codice contiene un'unica iniziale istoriata, che viene considerata dalla Drusin di ambito bolognese della prima metà del secolo XIV.
Marioni Bros L., Inventario dei beni culturali mobili ricoverati nei depositi del Museo diocesano di Udine dopo il terremoto del 1976 (schede), in Un museo nel terremoto, Udine/ Pordenone 1988
Drusin N. / Merluzzi F. / Patat P., Catalogo delle opere, in Il duomo di Santa Maria Assunta di Gemona, Udine 1987
Mirmina Ferroli G., L' antifonario del tesoro del duomo di Gemona, Udine 1968
Marchetti G., Archivi gemonesi, in Glemone, Udine 1965
Marchetti G., Gemona e il suo mandamento, Udine 1958
Bragato G., Da Gemona a Venzone, Bergamo 1913