dipinto, Conca Sebastiano, XVIII

Oggetto
dipinto sovrapporta
Soggetto
tuccia trasporta l'acqua col setaccio
Autore
Conca Sebastiano (1680/ 1764)
Cronologia
1725 post - 1735 ante
Misure
cm - altezza 115, larghezza 68
Codice scheda
OA_53068
Collocazione
Trieste (TS)
Palazzo Economo
Galleria nazionale d'arte antica di Trieste

Il dipinto raffigura la vestale Tuccia che, ingiustamente accusata di aver mancato al voto di castità, chiede la protezione della dea Vesta affinché l'aiuti a superare la prova imposta per dimostrare la propria innocenza: portare al Tempio l'acqua del Tevere raccogliendola con un setaccio. Il tema è legato ai concetti della virtù femminile (e come tale è stato a volte scelto per decorare cassoni nuziali) e più genericamente a quello della giustizia. La vicenda è stata tramandata da Valerio Massimo e da Dionigi d'Alicarnasso.

La tela, assieme al suo pendant raffigurante Antonio e Cleopatra (cfr. scheda OA 53069), è collocata sulla parete frontale a quella d'ingresso, ed entrambe sono le sole sovrapporte del salone con sviluppo verticale. Anna Maria Bava (2001) le attribuisce a Sebastiano Conca, datandole a cavallo tra il secondo e il terzo decennio del Settecento, per la sensibile influenza della cultura accademica romana, per il cromatismo acceso e l'impaginazione monumentale delle scene che le avvicinano ad altre opere eseguite dall'artista per la corte sabauda, come le due pale per gli altari minori della Venaria Reale del 1725, oggi conservate presso l'Università di Torino. Per la studiosa non è da escludere che i pendant abbiano fatte parte di un ciclo più ampio, raffigurante donne famose, ma non è nota la loro collocazione originaria. La Bava avanza l'ipotesi che le sovrapporte siano da riconoscere nei due quadri ricordati da Lione Pascoli (Perugia 1674-Roma 1744) nelle sue Vite de' pittori, scultori, ed architetti viventi tra quelli realizzati dal Conca per il cardinale Francesco Acquaviva. La Bava mette in connessione la tela triestina con un disegno appartenente all'Albertina di Vienna (inv. 14289), rispetto al quale il dipinto in esame mostra alcune varianti.

BIBLIOGRAFIA

Bava A.M., Schede, in La Galleria Nazionale d'Arte Antica di Trieste. dipinti e disegni, Trieste/ Cinisello Balsamo 2001