in basso a sinistra: Eug. Scomparini
Il dipinto rappresenta la figura allegorica dell'Industria volante tra le nubi, raffigurata secondo l'Iconologia di Cesare Ripa come una donna con una veste ricamata e a piedi nudi, che indica al Lavoro, impersonato da un operaio con una vanga, il destino di Gloria e Pace, rappresentate rispettivamente dalla ghirlanda e dal ramo d'ulivo in mano alla figura femminile in alto, intessuto dalla Parca, seduta sulle nubi. In basso uno scorcio di Trieste, in cui si può riconoscere l'alta ciminiera della Ferriera.
Il dipinto fu eseguito nel 1897 da Eugenio Scomparini assieme al suo pendant con il Commercio (cfr. scheda OA 53081), per decorare con altre sei tele di diversi autori la sala del Caffè alla Stazione di Trieste (sul ciclo cfr. la scheda madre OA 53078). All'artista triestino, noto in particolar modo per la sua attività di decoratore, furono commissionati i dipinti più imponenti del ciclo, caratterizzati da un'unione tra presente e passato nel soggetto iconografico e nel modo di rappresentarlo e sotto il profilo stilistico da un'impronta realista che si lega ad un impianto tiepolesco, evidente nel preziosismo cromatico e nell'acceso luminismo. La Castellani nota l'influsso dell'arte di Mariano Fortuny, conosciuta durante il soggiorno veneziano, e del realismo di impronta viennese noto al nostro attraverso le opere di Hans Makart. Del dipinto in esame esiste il modelletto, di proprietà della Cassa di Risparmio di Trieste.
Castellani F., Schede, in La Galleria Nazionale d'Arte Antica di Trieste. dipinti e disegni, Trieste/ Cinisello Balsamo 2001