dipinto, ambito carnico, XVIII/ XIX

Oggetto
dipinto
Soggetto
martirio di sant'Agata
Ambito culturale
ambito carnico
Cronologia
1790 - 1810
Misure
cm - altezza 151, larghezza 182.5
Codice scheda
OA_53569
Collocazione
Tolmezzo (UD)
Palazzo Campeis
Fondazione museo carnico delle arti popolari Michele Gortani

Sant'Agata è raffigurata in ginocchio ai piedi del console romano Quintiano, che ne ordina il martirio. Il console siede al sommo di una breve scalinata, al riparo di una tenda tesa tra le colonne di uno degli edifici che compongono il suo quartiere, circondato dai suoi soldati, mentre la santa, con le braccia trattenute da un moro dietro la schiena, subisce l'amputazione delle mammelle. A destra, un secondo carnefice, volgendo le spalle al riguardante, consulta un uomo tra gli astanti e gli armigeri presenti, mentre un cane, sulla sinistra, sembra abbaiare alla comparsa di un raggio di luce divina che scende su sant'Agata.

L'opera sembra potersi riferire alla medesima mano che esegue la Madonna con il Bambino e santa Martina conservato al Museo carnico (inv. n. 3864, OA 53565 - NCTN 00154839), un dipinto recentemente attribuito da Giuliana Pugnetti al paularino Giovanni Francesco Pellizzotti, al quale era ascritto "per tradizione orale e da qualche conoscitore locale" (cfr. Pugnetti, pp. 464-465). Entrambi i quadri provengono dalla medesima collezione privata, nella quale sembrano essere giunti da due diverse dimore paularine. Così come la Madonna con il Bambino e santa Martina, che si rivela una copia parziale di una stampa dello Spierre da Pietro da Cortona, il Martirio di sant'Agata sembra l'opera di un copista, alle prese con un modello parimenti noto, probabilmente, tramite incisioni.

BIBLIOGRAFIA

Pugnetti G., Schede, in Mistrùts. Piccoli maestri del Settecento carnico, Udine 2006