Figura in blu, dipinto, Vagnetti Gianni, XX

Oggetto
dipinto
Soggetto
figura femminile seduta
Autore
Vagnetti Gianni (1898/ 1956)
Cronologia
1950
Misure
cm - altezza 75, larghezza 50.5
Codice scheda
OA_53985
Collocazione
Trieste (TS)
Università degli Studi di Trieste
smaTs. Sistema museale dell'ateneo di Trieste. Mostra 1953-1954
Iscrizioni

L’opera rappresenta una spigolosa e assorta figura di donna seduta a un tavolino su cui sono posate, sopra una tovaglietta bianca, una caraffa e una tazzina. Il mento sostenuto dalle mani intrecciate, il gomito destro puntato sul ripiano del tavolo, la protagonista indossa una camicia blu e una gonna candida dalle balze geometriche che le permettono di spiccare con sicura evidenza dal fondo di difficile decifrazione. Lasciato parzialmente indistinto, questo è infatti in parte occupato da quella che potrebbe sembrare la parete di mattoni di un locale pubblico – come suggerisce il titolo dell’opera – o di un’abitazione di modeste condizioni.

Criticato per l’eccessiva prossimità del suo stile a quello di Casorati (Ghiglione 1953), Gianni Vagnetti accolse con entusiasmo l’invito del rettore Ambrosino a partecipare all’Esposizione Nazionale di pittura italiana contemporanea intessendo con lo stesso Ambrosino una fitta corrispondenza, conservata presso l'Archivio dell'Università, volta a precisare i dettagli della manifestazione e a fornire suggerimenti utili per il corso di critica d’arte organizzato a margine dell’evento (Lettere al Rettore Ambrosino, 4 agosto, 29 e 30 settembre 1953; Lettera di Rodolfo Ambrosino a Gianni Vagnetti, 30 settembre 1953). Tali contatti proseguirono anche a mostra conclusa sia per le richieste dell’artista di ricevere gli articoli ad essa inerenti comparsi sulla stampa giuliana e nazionale, sia per reclamare la restituzione del dipinto (Lettere al Rettore Ambrosino 28 dicembre 1953 e 22 gennaio 1954). Preoccupato di non riavere l’opera in tempo per la sua partecipazione a nuova esposizione (Lettera al Rettore Ambrosino, 5 febbraio 1954), Vagnetti rischiò di far scoppiare un piccolo incidente diplomatico dovuto alla lentezza delle comunicazioni con il rettore ma che si risolse felicemente con la proposta di acquisto del dipinto da parte dell’Università per la cifra di centomila lire (Lettera di Rodolfo Ambrosino a Gianni Vagnetti, 6 febbraio 1954). Soddisfatto alla notizia della visibilità che l’Esposizione aveva ricevuto sui quotidiani e periodici del tempo, l’artista accolse di buon grado la proposta, felice di entrare nel novero dei pittori scelti per impreziosire gli ambienti dell’Ateneo giuliano (Lettera al Rettore Ambrosino, 12 febbraio 1954).
Il dipinto può essere assunto a modello della nuova fase che attraversa la pittura di Vagnetti negli anni Cinquanta. Come rileva Luigi Cavallo (1975, p. 87), il pittore “rimettendo in discussione gli elementi strutturali e compositivi, riesamina la forma tenendo presente i suggerimenti plastici e i risultati stilistici del postcubismo”, senza giungere a effetti di astrattismo ma approdando a una diversa e più complessa organizzazione spaziale. Non è solo il postcubismo, tuttavia, a caratterizzare questa stagione stilistica né a determinare in modo esclusivo l’opera in esame: se Figura in blu evoca immediatamente gli esordi di Picasso e la malinconica rassegnazione di cui erano ammantati i personaggi dei suoi primi lavori, la parte del titolo che recita Al caffè richiama i soggetti trattati dall’impressionismo ma qui svolti dando voce al senso di solitudine che Vagnetti sembra individuare come caratteristica tipica dell’essere femminile svolgendo questo tema in una serie di dipinti affini a quello in esame tra cui Figura in grigio e L’absinthe.
Avviato al disegno dal padre Italo, a sua volta scultore, Vagnetti frequentò la Scuola Libera del Nudo di Firenze vincendo nel 1918 il concorso Stibbert con l’opera Dopo il bagno. Inizialmente influenzato dallo stile postmacchiaiolo di Ciani e Spadini, si volge lentamente a una pittura di maggiore intimismo su cui pesa la frequentazione di Felice Carena (professore dell’Accademia fiorentina di Belle Arti dal 1924) e la vicinanza agli ideali di Novecento che nel 1927, proprio nello studio di Vagnetti, vede la nascita del suo ramo toscano. Fondatore assieme ad Andreotti, Romanelli, Maraini e Bacci del Sindacato Italiano di Belle Arti (1925), nel 1929 realizzò il ritratto dal vero di Mussolini destinato al Viminale ed esposto invece nella sala del direttorio del partito a Roma. Presente alle Biennali di Venezia, alle Quadriennali di Roma e alle principali mostre del Novecento in Italia e all’estero, a metà degli anni Trenta iniziò a dedicarsi alla scenografia diventando presto collaboratore del Maggio musicale. Docente di scenografia all’Accademia di Belle Arti di Firenze, si dedicò al cartellone pubblicitario, alla decorazione di ceramiche e a progetti di arredamento. Morì il 19 marzo 1956.

BIBLIOGRAFIA

Mogorovich E., Schede, in "Ricorda e Splendi". Catalogo delle opere d'arte dell'Università degli Studi di Trieste, Trieste 2024

Ratzenbeck C., Schede, in "Ricorda e Splendi". Catalogo delle opere d'arte dell'Università degli Studi di Trieste, Trieste 2014

Zanni N., Una breve presentazione, in Guida rapida alla pinacoteca Università degli studi di Trieste, Trieste 2010

Pinzani M., Le opere. Schede, in Guida rapida alla pinacoteca Università degli studi di Trieste, Trieste 2010

Fabiani R., Esposizione nazionale e corso di critica della pittura italiana contemporanea. Genesi e motivi di un evento, in 1953. L'Italia era già qui. Pittura italiana contemporanea a Trieste, Trieste 2008

1953 Italia, 1953. L'Italia era già qui. Pittura italiana contemporanea a Trieste, Trieste 2008

Castelli G., Mostre e acquisizioni a Trieste della pittura italiana degli anni Cinquanta, Università degli Studi di Trieste 2005-2006

Mammola M., La pittura italiana contemporanea all'Ateneo triestino (5 dicembre 1953 - 6 gennaio 1954), Università degli Studi di Trieste 2004-2005

Fabiani R., I nuovi orizzonti della modernità a Trieste: L’Esposizione Nazionale della Pittura Italiana Contemporanea all’Università. Cronaca di un evento, in La città reale. Economia, società e vita quotidiana a Trieste 1945-1954, Trieste 2004

Cavallo L., Gianni Vagnetti, Milano 1975

Salvini R., Presentazione, in Mostra retrospettiva di Gianni Vagnetti, Firenze 1958

Gruber Benco A., L'Esposizione Nazionale di Pittura Italiana contemporanea, in Umana. Panorama di vita contemporanea, Trieste 1953, a. II, n. 12, dicembre
Consulta Metamotore

Gioseffi D., Panorama dell’arte moderna. Un primo esame dell'"ala destra": i tradizionalisti, in Giornale di Trieste, 1953/12/22, javascript:void(0);

Umana, Umana. Panorama di vita contemporanea, Trieste 1953, a. II, n. 12, dicembre