Sulle pareti dell'abside poligonale trovano posto cinque storie di Sant'Andrea, titolare della chiesa. La prima da sinistra raffigura l'episodio in cui l'apostolo, trovandosi nei pressi di Nicea, fu avvertito dai contadini che fuori dalla città sette demoni uccidevano i viandanti. Egli intervenne trasformandoli in cani e li scacciò. Nell'affresco Andrea affronta i cani e intima loro di andarsene con gesto eloquente. Alle sue spalle si scorgono le mura della città di Nicea, mentre i cani escono da una macchia d'alberi.