campo della lapide: DA L'ARCO ALPINO DIFESO/ RIVENDICATO/ DA LE SPONDE SACRE DEL PIAVE/ QVI FVRONO RACCOLTE/ E SOSTARONO/ PER LA PACE ETERNA DI AQVILEIA/ VNA FORSE/ PER LA GLORIA SVPREMA DI ROMA/ SETTE IGNOTE SALME DI EROI/ QVI IN ESSE/ IL SANGVE PER LA PATRIA VERSATO/ IL POPOLO FRIVLANO/ ADORO'/ XIII XVIII OTTOBRE MCMXXI/ IL COMVNE P.P. MCMXXIV
tondo figurato, in basso: AT PIA GLORIA DEDIT/ EI OSCVLVM/ SVPREMVM
tondo figurato, in basso a destra: MISTRVZZI
La lapide sagomata presenta campitura interna circoscritta da una cornice modanata. In alto ai lati sono poste due borchie in bronzo e nello stesso materiale è realizzato il medaglione in basso al centro che contiene una raffigurazione di un soldato morto, nudo, sorretto e abbracciato da una figura allegorica femminile che regge un fascio di rami di alloro. Il milite giace su un piano squadrato con la schiena appoggiata al rinforzo di una trincea accanto al quale ci sono alcune bombe e stringe ancora un mano la baionetta, mentre l'elmetto è appoggiato accanto alle ginocchia.
L'epigrafe, con il testo elaborato da Eugenio Linussa, avvocato,volontario e pluridecorato, fu posta dal Comune di Udine nel 1924 per ricordare l'ottobre 1921 quando sette salme di caduti italiani, esumate dai cimiteri di guerra posti lungo il fronte, sostarono dal 13 al 18 ottobre nella chiesa di Santa Maria in Castello. Furono poi trasportate nella basilica di Aquileia dove la madre di un caduto fu delegata a scegliere fra le sette bare quella del soldato destinato ad essere deposto a Roma sull'Altare della Patria. La cerimonia ebbe luogo ad Aquileia il 28 ottobre 1921. Il medaglione figurato è opera dello scultore Friulano Aurelio Mistruzzi.
Bergamini G., La chiesa di Santa Maria di Castello in Udine, Udine 2004
Bergamini G./ Buora M., Il castello di Udine, Udine 1990
De Benvenuti A., Le epigrafi del Friuli concernenti il Risorgimento nazionale, Udine 1955