Modello della cancellata delle Fosse Ardeatine, scultura

Oggetto
scultura
Soggetto
non figurativo
Autore
Basaldella Mirko (1910/ 1969)
Cronologia
1950
Misure
cm - altezza 300, larghezza 600
Codice scheda
OA_132145
Collocazione
Udine (UD)
Casa Cavazzini
Casa Cavazzini Museo d'Arte Moderna e Contemporanea

Struttura in gesso a rilievo a giorno formata da undici pezzi assemblati tra loro e sostenuti da staffe d'acciaio. La composizione è un intreccio su piani diversi di linee oblique, verticali, curve, frammezzate da dei tondi. Nella parte superiore, una lunga linea diagonale attraversa da un lato all'altro tutta la struttura.

Mirko Basaldella intorno agli anni Quaranta si staccò dalla figurazione per accostarsi al linguaggio cubista e iniziare una personale ricerca formale che lo farà approdare a originali esiti di strutture intrecciate. Uno dei risultati più alti del motivo dell’intreccio è stato il progetto per le cancellate in bronzo del mausoleo delle Fosse Ardeatine, di cui Mirko ideò il cancello d’ingresso e due cancelli minori, uno collocato all’esterno e uno all’interno del luogo in cui avvenne il 24 marzo 1944 l’eccidio nazista. Nel 1946, terminata la guerra, il Comando alleato stanziò un contributo per finanziare un concorso per trasformare l’area dell’eccidio di via Ardeatina in un mausoleo che commemorasse i 335 italiani trucidati dai nazisti. La parte relativa alla realizzazione della cancellata d’ingresso fu vinta da Mirko Basaldella che propose una soluzione astratta di ascendenza cubista, lontana da qualsiasi elemento retorico e narrativo. Si tratta di una composizione a intreccio, concepita come un enorme rilievo “a giorno”, dove il dramma del tragico avvenimento è risolto in maniera simbolica. Un intreccio di linee-forza che si intersecano su più piani e in più direzioni, incrociandosi e sovrapponendosi in diagonali e in curve, sembrano infatti evocare una battaglia vista dall’alto, con armi e lance, corpi inarcati nello sforzo e teste suggerite dai tondi sparpagliati su tutta la superficie. Il tema formale dell’intreccio fu affrontato da Mirko già qualche anno prima sia nei disegni che in scultura (“Gli amici” 1947 – “Concerto d’archi” 1948), ma nella realizzazione della cancellata, indubbiamente lo sviluppò in maniera monumentale (Gastaldon 2018, p. 112). Il modello in gesso di Casa Cavazzini, donato dall’autore ai Civici Musei nel 1953, fu preceduto da una serie di disegni preparatori (di cui uno conservato a Casa Cavazzini) ed è la risultanza di una particolare tecnica dove il gesso è stato modellato direttamente su una struttura portante formata da bacchette di legno e canne rinforzate con paglia. Formato da undici pezzi assemblati tra loro e sostenuti da staffe di ferro, il modello presenta nei singoli elementi una decorazione a incisione sulla quale è stata applicata una patina composta da terre e cere colorate. Da questo modello venne quindi ricavata una forma nella quale, attraverso il procedimento della “cera persa”, avvenne la fusione in bronzo del cancello tutt’ora presente a Roma all’ingresso del mausoleo.

BIBLIOGRAFIA

Gransinigh V., Storie di collezioni e di un museo., in Casa Cavazzini - Le collezioni del Museo d'Arte Moderna e Contemporanea di Udine, Udine 2018

Gastaldon G., Mirko Basaldella, in Casa Cavazzini - Le collezioni del Museo d'Arte Moderna e Contemporanea di Udine, Udine 2018

Reale I., Galleria d'Arte Moderna di Udine. Guide Artistiche Electa, Milano 1997

Crispolti E., I Basaldella: Dino, Mirko, Afro, Udine 1984

Rizzi A., Modello per la cancellata delle Fosse Ardeatine, in Civiltà friulana di ieri e di oggi, Udine 1980

Mirko, Mirko. Mostra antologica dal 1936 al 1969, La Spezia 1980

Perissinotto L., Sculture di Mirko a Udine, in Quaderni della Face, Udine 1979, n. 54

XXVI Biennale, XXVI Biennale di Venezia. Catalogo, Venezia 1952

Basaldella, Dino Mirko Arfo Basaldella, Milano 1987