Bracciale rigido in oro, costituito da placchette snodabili decorate con un serpente, una scimmia, un'aquila, uno scoiattolo, un cane e un coniglio, intrecciati a larghe volute vegetali. Al centro una perla e uno smeraldo, ai lati un rubino e uno smeraldo. Catenella di sicurezza con ago ricurvo sganciabile. Chiusura a linguetta.
Appartiene al contesto di storicismo imperante nella seconda metà del XIX secolo il particolarissimo bracciale francese in oro con perla centrale, rubini e smeraldi caratterizzato da una serie di figure di animali, un serpente, una scimmia, un'aquila, uno scoiattolo, un cane e un coniglio, intrecciati a larghe volute vegetali. L'ispirazione per questo insolito disegno potrebbe essere giunta dalle drôleries dei codici miniati medievali, le figure fantastiche che popolavano i bordi dei manoscritti ma anche i portali delle cattedrali gotiche. Allo stesso tempo l'accentuata tridimensionalità delle figure e la costruzione del bracciale, formato da una serie di segmenti mobili, rimanda ai lavori di orafi come Morel e Duponchel o Hubert Obry, attivi negli anni Quaranta dell'Ottocento.
Bragaglia Venuti C., Schede, in Gli animali della nobiltà. Dalla caccia al salotto tra status symbol, allegoria e affetti, Gorizia 2021
Bragaglia Venuti C., Saggi, in L'eredità russa dei conti Coronini. Opere d'arte e oggetti preziosi dall'impero degli zar, Gorizia 2018
Catalogo, Catalogo. Argenti. Gioielli. Arredi e arti decorative, in L'eredità russa dei conti Coronini. Opere d'arte e oggetti preziosi dall'impero degli zar, Gorizia 2018