Tre bottoni da sparato a forma di testa di volpe decorate con pavé di diamanti e occhi in rubini. Base d'argento, pomello oro
Improntati generalmente alla massima discrezione, i bottoni da sparato non furono del tutto esenti dal gusto per le novità bizzarre che cominciò a imperversare nella seconda metà del secolo. È il caso dei graziosi bottoni che riproducono la testa di una volpe, interamente ricoperta di diamanti e con occhi di rubini. La diffusione di tali soggetti si spiega con il crescente interesse verso le attività sportive, favorito dall'affermazione di una nuova classe di professionisti con tempo libero a disposizione, ma anche dalla maggiore facilità negli spostamenti e dalla voga delle vacanze. Come aveva riconosciuto anche il parigino Fontenay, la moda dei gioielli legati allo sport aveva avuto origine in Inghilterra, dove questo tipo di ornamenti era divenuto estremamente popolare, soprattutto presso l'aristocrazia. Accanto al pattinaggio, al canottaggio o a nuovi sport come il tennis, le attività sicuramente più praticate, non solo dagli uomini ma anche dalle donne, erano la caccia e l'equitazione. Si spiega così la comparsa su gioielli di ogni tipo, ma soprattutto su spille e spilloni, di motivi quali cavalli, cani, lepri e, come in questo gioiello, volpi.
Bragaglia Venuti C., Schede, in Gli animali della nobiltà. Dalla caccia al salotto tra status symbol, allegoria e affetti, Gorizia 2021
Bragaglia Venuti C., Schede, in "Delle mie gioie ed oggetti d'oro... ". Le mode e gli affetti nei gioielli dei conti Coronini Cronberg di Gorizia, Gorizia 2012