mestolo per olive, Bünger Federico Guglielmo Edoardo, XIX

Oggetto
mestolo per olive
Autore
Bünger Federico Guglielmo Edoardo (notizie 1828/ 1839)
Cronologia
1834
Misure
cm - altezza 24.2
Codice scheda
OA_134001
Collocazione
Gorizia (GO)
Palazzo Coronini Cronberg
Fondazione Palazzo Coronini Cronberg
Iscrizioni

La tipologia decorativa del manico del mestolo per olive è riconducibile a quella del Fiddle pattern, con la parte terminale che si allarga a foggia di violino. La conca ovale è traforata da elementi vegetali.

Questo mestolo insieme a 15 cucchiaini da té è credibilmente ciò che rimane di un originario servizio, appartenuto (interpretando le iniziali poste sul manico) con ogni probabilità a Louise Smart; le diverse date di produzione, riportate dai punzoni per la qualità dell'argento e i marchi dei due argentieri lasciano pensare che il servizio sia stato realizzato in tempi differenti e da mani diverse. L'appartenenza di questi pezzi al servizio citato è provata dal fatto che negli inventari i quattordici cucchiai, benché recanti punzoni differenti (sette con marchio «π», sette firmati da Bünger), vengono elencati insieme come oggetti posseduti da Louise Smart e contenuti nel primo scomparto della cassa delle posate (questo fatto potrebbe lasciar pensare che il servizio sia giunto già incompleto). Il cucchiaio restante, non menzionato tra i quattordici, era collocato in una camera da letto e infatti presenta un numero di inventario diverso (1403), rispetto agli altri. Non è stata trovata menzione, invece, del mestolo per olive. Quindi la serie è complessivamente costituita da: otto cucchiaini da tè (con punzone per il titolo dell'argento dell'ufficio di Trieste datato 1828 e marchio «π» ); un mestolo per le olive (con punzone per il titolo dell'argento dell'ufficio di Trieste datato 1834 e marchio dell'argentiere Guglielmo Bünger); sette cucchiaini da tè (con punzone per il titolo dell'argento dell'ufficio di Trieste datato 1839 e marchio dell'argentiere Guglielmo Bünger). Il monogramma di Louise Smart compare su tutti i pezzi ed è leggermente allungato, rispetto agli altri, negli otto cucchiaini del 1828.

BIBLIOGRAFIA

Geroni L., Schede, in Argenti da tavola e posate, Gorizia/ Torino 2005