Su un fondo ocra modulato su varie tonalità, larghe pennellate nere creano una struttura segnica. La parte inferiore forma una sorta di architrave dove nella parte superiore sembra innestarsi un rettangolo rosso. Tutta la parte superiore del dipinto è formata da energiche pennellate nere e bianche che si fondano tra loro. A destra in alto è dipinto un semicerchio nero che sembra uscire dai limiti della tela.
Quest’opera di Di Iorio si caratterizza per un certo calligrafismo nella parte centrale del dipinto con quella sorta di struttura architravata che cita lontanamente gli ideogrammi delle lingue asiatiche. Il tocco rosso rompe la composizione articolata solo su tre cromie e cattura lo sguardo magneticamente. Pur essendo un’opera dell’ultima fase creativa dell’artista, troviamo citati, se pur con delle varianti, i simboli della sua personale iconografia: gli intrecci, la scala, il semicerchio. Come sottolineato da Matteo Colovatti “Senza titolo (Presenza) supera con elegante ricercatezza la brutalità delle opere precedenti, presentandosi come efficace sintesi di materia e segno.” (M. Colovatti, “Mario di Iorio: l’avventura pericolosa”, in “La Collezione della famiglia De Martiis a Cividale del Friuli”, a cura di S. Cecchetto – C. Beltrami, Cividale del Friuli, 2019, p. 52).
Collezione Famiglia De Martiis Cividale, La collezione famiglia De Martiis a Cividale del Friuli, Cividale del Friuli (UD) 2020
Colovatti M., Mario Di Iorio: l'avventura pericolosa, in La collezione famiglia De Martiis a Cividale del Friuli, Cividale del Friuli (UD) 2020
Mario Di Iorio, Mario Di Iorio. Dentro l'emozione, Gradisca d'Isonzo (GO) 2001