Su un'asta circolare il nodo si presenta semisferico decorato con volute e testine d'angelo lavorate a sbalzo. La croce dalle terminazioni trilobate su semilune presenta la superficie ornata da elementi floreali sbalzati. Sul recto è posto il Crocifisso a tutto tondo, in alto l'Eterno Padre, in basso la Maddalena, ai lati San Giovanni e la Vergine. Sul verso è posta, al centro, la Madonna e alle estremità i quattro Evangelisti.
La croce che presenta il punzone di zecca della Repubblica veneta ma anche altri punzoni non leggibili, presenta un nodo determinante per datare l'oggetto tra la fine del Cinquecento e la prima metà del secolo successivo così come la struttura della croce dalla forma consueta che viene proposta fino al Settecento; questi elementi rimandano per confronti alla croce di Fratta di Caneva (Goi 1992, p. 187) e di Grado (Crusvar 1992, p. 160).
Goi P., Saggi. Schede, in Ori e tesori d'Europa. Mille anni di oreficeria nel Friuli-Venezia Giulia, Milano 1992
Crusvar L., Il Tesoro di Grado. Argenti e oggetti ecclesiastici di epoca patriarcale, in Ori e tesori d'Europa. Atti del convegno di studio, Udine 1992