Il lenzuolo è costituito da due teli di lino bianco, larghi ognuno 75 cm, uniti centralmente con una cucitura per tutta la lunghezza. Il decoro a ricamo in tinta, è rappresentato da un grande pannello rettangolare centrale (325x68) decorato da crocette greche che presenta all'esterno, con distanza di 8 cm, una cornice rettangolare larga 7 cm, una seconda cornice più esterna di cm 8. Sui lati minori del parato le due cornici si allargano, la prima raggiunge 11 cm e la seconda cm 17.
La tipologia del ricamo rimanda, soprattutto per esemplari di grandi dimensioni, a produzioni similari di area svizzera e tedesca; la sua qualità, a ricamatori professionisti. Il parato è stato a lungo denominato come lenzuolo del Patriarca Bertrando e conservato all'interno dell'arca marmorea. Le dimensioni sono conformi a esemplari simili e a stoffe preziose utilizzati in ambito ecclesiastico con lo stesso scopo. Il decoro del tessuto, il motivo della croce ripetuto all'infinito, si presenta comunque adatto e coerente con l'uso. Le lacune del tessuto rilevate ai margini sembrano asportazioni vere e proprie, probabilmente dovute all’utilizzo quali reliquie. Le ampie dimensioni, paragonabili al velo della Beata Bojani, potrebbero giustificare un uso diverso, non una tovaglia da mensa ma bensì un grande frontale d’altare.
Bertone M.B., I tessili dei Patriarchi. Paramenti sacri dal XIII al XX secolo nella Cattedrale di santa Maria Annunziata, Tolmezzo (UD) 2016