La pianeta, ricamata, a fondo pervinca ha lo stolone evidenziato da un gallone tessuto coevo con ordito di seta gialla e trama in oro filato; il motivo "centrale" è costituito da due nastri paralleli sinuosi che nelle anse recano un grande fiore a otto petali. Tale gallone rifinisce anche, lo scollo sul quale è applicata una trina meccanica. Il manufatto è bordato da un galloncino dello stesso tipo.
Lo stemma ricamato sulla pianeta rimanda all'Ordine Domenicano, anche se si presenta in una versione piuttosto semplificata. Il trirego che lo sormonta potrebbe fare riferimento al papa domenicano Benedetto XIII. È stato ipotizzato (Protto 2009, p. 38) che la veste possa essere appartenuta al parato donato dallo stesso all'arcidiacono Carlo Camucio nel 1750, in occasione del viaggio compiuto da questi a Roma per il Giubileo. In realtà è possibile identificare il manufatto con la pianeta già appartenuta alla Cattedrale di Pordenone, segnalata come dispersa da Metz e Goi (1993, pp. 406, 409 fig. 32).
Protto L., "Praecibus S. Osvaldi adiutus..." Ex voto, suppellettili e paramenti liturgici della chiesa di Sant'Osvaldo in Sauris, in Santuario di Sant’Osvaldo in Sauris. Architettura, Storia, Memorie, Spilimbergo 2009
Matz. F./ Goi P., "Terribilis est locus iste. Hic domus Dei est et porta coeli et vocabitur aula Dei". Per una lettura dell'arredo liturgico del Duomo di San Marco, in San Marco di Pordenone, Fiume Veneto (PN) 1993, I