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entro targhetta in ottone sul fronte della testa, sotto il marchio di fabbrica: 29
Macchina costituita da un'incastellatura unica che sostiene la base dotata di guide per fissare la matrice dello stampo e, superiormente, la slitta dove va invece collocato il punzone. Nella parte posteriore, c'è un volano di grandi dimensioni collegato all'estremità dell'albero del motore elettrico che si trova a 90° rispetto al fonte dove sono collocati sia biella che slitta. Il motore mantiene in rotazione il volano anche in assenza di attività; il pedale sottostante, ornato da un decoro lineare a rilievo, funziona come una sorta di frizione che mette in collegamento volano e albero motore nel momento in cui si vuole procedere con la tranciatura.
Tranciatura e foratura per lo stampaggio a freddo degli utensili da taglio.
L'operatore sta frontalmente alla macchina. Fissati punzone e matrice dello stampo, rispettivamente sulla slitta e sulla base della pressa, e azionato il motore, agendo con il piede sul pedale decide l'abbassamento del blocco della slitta sulla base e quindi, con la penetrazione del punzone nella matrice, la tranciatura della lama in lavorazione.
La pressa, proprio per le operazione a cui è destinata, è conosciuta a Maniago come #trancia#. L'esemplare presenta sul fronte una targhetta in ottone che ne attesta la fabbricazione presso la fonderia "Th. Kieserling & Albrecht. Maschinenfabrik & Eisengiesserei" di Solingen, fabbrica di macchine utensili e fonderia sorta nel 1873 per soddisfare le richieste dell'industria locale. La provenienza tedesca induce a ritenere che la pressa in questione fosse in uso al Co.ri.ca.ma. Informatore 1: Antonio Toffoli, ex dipendente Ditta Ausonia; informatore 2: Adalgiso Rovere, coltellinaio in pensione.
Rosa Fauzza P., Il lavoro nelle coltellerie di Maniago, s.l. 2005